ROMA | GENOA | |||||
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18' | ![]() |
Mario Rui | 50' | ![]() |
Ninkovic | |
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Emerson | ![]() |
Palladino | |||
54' | ![]() |
Totti | 56' | ![]() |
Cataldi | |
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Salah | ![]() |
Hiljemark | |||
69' | ![]() |
Perotti | 69' | ![]() |
Ntcham | |
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El Shaarawy | ![]() |
Pellegri |
ROMA - GENOA 3-2: 3' Pellegri, 10' Dzeko, 74' De Rossi, 79' Lazovic, 90' Perotti
Quella che doveva essere la festa (anche se un pò forzata) del leggendario capitano giallorosso si stava per trasformare in un incubo, ci pensa il monito Perotti a scrivere il lieto fine.
La partita è tutt'altro che semplice per gli uomini di Spalletti che trovano un Genova agguerrito quasi come se ci fosse ancora una salvezza da raggiungere. Al 3° minuto arriva subito la doccia fredda all'Olimpico con il vantaggio dei liguri firmato dal baby attaccante Pellegri. La reazione dei padroni di casa non tarda ad arrivare, ci pensa il solito Dzeko (capocannoniere di questa stagione) a pareggiare i conti. I ragazzi di Juric non demordono e la partita prosegue su ritmi alti e continui cambi di versante. Nella ripresa fuori gli esterni giallorossi Salah ed El Shaarawy (entrambi sottotono) e dentro Totti e Perotti, gli effetti si vedono immediatamente infatti i capitolini si portano in vantaggio con De Rossi su sponda di Dzeko, non poche le colpe di Laxalt che non era stato impeccabile nemmeno in occasione della prima rete avversaria. L'uruguagio tenta di riscattarsi in occasione del nuovo pareggio genoano con una bella galoppata sulla fascia ed un traversone al bacio che viene spinto in rete dall'esterno opposto Lazovic (ottima prestazione la sua) che approfitta dello svarione di tutta la retroguardia romana e trafigge per la seconda volta uno Szczesny non in giornata (anche lui prossimo all'addio). I tifosi romanisti cominciano a pensare al peggio ed il silenzio allo stadio si interrompe solo quando è il pupone a toccare il pallone, tutti si aspettano che sia il numero 10 a risolverla, nell'immaginario di tutti sarebbe il finale perfetto, la realtà , però, sarà leggermente meno idilliaca ma ugualmente positiva per la capitale. Perotti infatti sugli sviluppi di un calcio da fermo sfrutta la seconda sponda del numero 9 bosniaco e trafigge l'incolpevole Lamanna al 90'. Finale bellissimo ma non perfetto. L'addio di Totti lascia un velo di amarezza e commozione anche su questo secondo posto ed il pensiero di non vedere più il Francesco nazionale inventare calcio sul campo fa male. Noi dal canto nostro non possiamo che omaggiare questa leggenda con il punteggio massimo, mai ottenuto da nessuno nella (seppur breve) storia di Votifanta. Ovviamente non per la prestazione nella partita di oggi (comunque più che dignitosa) ma come ringraziamento per averci fatto amare ancora di più questo sport come solo dei predestinati come lui possono fare.