ROMA | ATALANTA | |||||
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46' | B.Peres | 54' | D'Alessandro | |||
Manolas | Cristante | |||||
78' | El Shaarawy | 68' | Cabezas | |||
De Rossi | Kurtic | |||||
87' | Totti | 84' | Paloschi | |||
Perotti | Petagna |
ROMA - ATALANTA 1-1: 22' Kurtic, 50' Dzeko
All'Olimpico l'Atalanta porta a casa un punto d'oro e mette la Roma nei guai, i giallorossi oltre ad aver perso terreno nei confronti della Juventus adesso si deve guardare le spalle da un Napoli, impegnato nel posticipo serale, che affronterà l'Udinese ancora più agguerrito.
Dovevano pesare come un macigno le assenze di Gomez e Spinazzola e invece mister Gasperini conferma di nuovo, qualora ce ne fosse bisogno, di essere un grande allenatore e prepara la partita in modo meticoloso. La Dea mette subito in difficoltà i padroni di casa sfruttando la densità in mezzo al campo e le ripartenze dei due esterni, in particolare Conti è autore di una prestazione maiuscola (sulla fascia non di sua competenza) riuscendo sempre a limitare un cliente scomodo come Salah e spingendo in fase offensiva quando possibile. Proprio in una di queste occasioni il giovane esterno serve l'assist per il vantaggio a Kurtic che la mette in rete con un bel tiro di prima. La reazione dei padroni di casa arriva solo nel secondo tempo, complice anche l'inserimento in campo di Bruno Peres che spinge molto di più sulla destra rispetto a Rudiger. L'inerzia della partita cambia, gli uomini di Spalletti sembrano ricordarsi dell'importanza di questa partita e costringono i neroazzurri a chiudersi, e il pareggio non tarda ad arrivare, il solito Dzeko si fa trovare pronto davanti alla porta sulla torre di testa di Salah e riporta il match in equilibrio. Si continua con diversi minuti di assedio da parte dei capitolini ma questa Atalanta sa interpretare bene tutte le fasi della partita e sa anche sacrificarsi, la difesa è attentissima e gli altri reparti danno man forte mettendoci cuore e polmoni, con lo scorrere dei minuti la grinta e la convinzione della Roma va scemando fino ad arrivare al fischio finale che sancisce un altro capolavoro di Gasperini e un altro (l'ennesimo) passo falso della Roma di Spalletti che in questa stagione non ha mai avuto carattere nelle occasioni importanti.