OLANDA - ITALIA 1-2
(10' AUT. ROMAGNOLI, 11' EDER, 32' BONUCCI)
All' "Amsterdam Arena" viene a scontrarsi una doppia faccia: i padroni di casa arrivano alla sfida con il muso lungo perché la sconfitta, bruciante quanto inattesa, contro la Bulgaria ha avuto le sue brutte conseguenze nell'esonero del C.T. Blind (stasera, in panchina, siede Fred Grim), nelle scottanti dichiarazioni di Strootman e nel rischio di non trovare un posto per il Mondiale in Russia tra un anno; gli ospiti, invece, ci arrivano col sorriso (e col ghigno) che servirà per affrontare la Spagna a settembre in terra iberica, match che probabilmente sancirà il possessore del visto diretto per i suddetti mondiali. "Se l'Italia si qualifica al prossimo campionato del Mondo, ne sarà la sorpresa!" ha affermato Giampiero Ventura dopo aver visto nella sua palla magica il futuro. Ma quale futuro? Ovviamente quello prossimo! La nostra Nazionale sta attraversando un'inevitabile passaggio generazionale a testa alta e, a quanto pare, con buoni risultati.
Ecco, quindi, cinque nuovi esordi nella mite serata olandese. Prima, però, il C.T. azzurro schiera un nuovo modulo: 3-4-1-2 con Verratti dietro le due punte. Il neo tecnico Orange risponde con un consueto 4-3-3 in cui Depay, punta centrale, non deve dare punti di riferimento alla giovane retroguardia bianco-rossonera.
Il primo ed il secondo tempo seguiranno, in lunga parte, lo stesso ritmo: la fame dei Leoni Olandesi è maggiore del movimento di palla italiano. Dopo un piccolo arrembaggio, il triangolo aperto e chiuso da Lens&Klaassen trova fortuna nei rimpalli prima sulle gambe di Bonucci e poi di Romagnoli.
I tifosi di casa non hanno nemmeno il tempo di risedersi che Eder coglie una respinta corta di Hoedt e scarica un destro imprendibile all'angolino destro di Zoet. Un pareggio, in due minuti, che sinceramente va un po' stretto agli arancioni.
La partita prosegue come se non fosse successo niente e, al 27', Martins Indi stampa il pallone sulla traversa con una bella incornata di testa, aiutata da una deviazione.
La beffa per gli uomini di Grim arriva 4' dopo grazie agli sviluppi da un calcio d'angolo in cui Parolo svetta, Zoet respinge corto e Bonucci è il più lesto ad approfittarne. Svantaggio che crea mugugni sugli spalti.
Al termine della prima frazione, il primo battesimo azzurro è di Gagliardini che prende il posto di De Rossi, uscito malconcio dopo una ginocchiata fortuita di Lens.
Nel secondo tempo, Klaassen e Lens, tra i migliori all'inizio, iniziano a spegnersi per far salire in cattedra Depay. L'Italia, al contrario, è orfana di Verratti. L'esperimento di Ventura, almeno per stasera, è fallito. Grandi occasioni, a parte quella dello stesso Lens che non approfitta di un passaggio killer orizzontale di Bonucci, non vengono create. Da notare, invece, la buona prova fornita, una volta entrati, da Belotti e Sneijder, capaci di crearsi due occasioni a testa ma i due estremi difensori sono stati altrettanto bravi a negare la gioia del gol.
Ventura, dalla mezz'ora in poi, fa la girandola di cambi per far esordire Spinazzola, D'Ambrosio, Petagna e Verdi mentre Grim inserisce giocatori per cercare di agguantare il pareggio e cercare di dare una svolta ad una Nazionale senza idee dal centrocampo in poi. Non andrà così.
Il tricolore veleggia ancora fiero sulla nave del Capitano di Ventura. Non è quella di Mosè, appunto. Non c'è posto per i Leoni, i quali rimangono ancora in alto mare. Il compito del neo C.T. olandese, ora, è quello di riuscire a trovare un barcone che li porti alla costa più vicina. Magari quella russa.
di Sebastiano Moretto
Legenda:
- gol segnato; - assist; - gol subito; - autogol; - rigore parato; - rigore sbagliato; - ammonizione; - espulsione; - sostituzione IN; - sostituzione OUT